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Il mega concerto di Modena ha dimostrato che Vasco è un maestro non solo sul palco, ma la sua è una strategia di lead generation pazzesca…
Cosa c’entra Vasco Rossi con la lead generation, il marketing e le strategie di promozione? La risposta più semplice potrebbe essere semplicemente che, dopo un mega concerto come quello di Modena Park con 230 mila spettatori ed un successo incredibile, Vasco Rossi è un fenomeno di musica e di marketing.
Tuttavia, sarebbe troppo semplice…
Vasco centra il suo target alla grande
Sei mai stato ad un concerto di Vasco? Te lo chiedo perché, se ci sei stato (che tu sia un suo ammiratore o no), ti sarai certamente accorto di una cosa: tutti conoscono a memoria tutte le sue canzoni. E le cantano, a squarciagola.
Che siano i 230 mila fan impazziti di Modena qualche giorno o le poche migliaia che assistevano ai suoi concerti nei primi anni ’80. Vasco è un mago della lead generation perché raggiunge sempre il suo target.
E lo fa in modo efficace e diretto.
Il suo pubblico lo segue ovunque per cantare le sue canzoni. Che siano successi storici del calibro di “Vita spericolata”, “Liberi liberi” o “Gli spari sopra” o pezzi più recenti come “Dannate nuvole” o “Come nelle favole”.
Il content marketing di Vasco
Efficace, diretto.
Il Blasco raggiunge il suo target offrendo sempre quello che il suo target si aspetta da lui.
Canzoni dirette ma profonde, semplici ma mai banali. Questo vogliono i suoi fan.
E come tutti i personaggi, divide. O lo si ama o lo si odia.
Lui, dal canto suo, non ha mai snaturato il suo brand nel tentativo di arruffianarsi più gente. Si “accontenta” dei suoi lead (pardon, fan) e se ne infischia degli altri. Né tantomeno di piacere alla critica.
Sarà nazional popolare ma quando portò Vita spericolata a Sanremo nel 1983 venne eliminato malamente. Il tempo ha dimostrato che il vero vincitore però è lui…
Alcuni lo definiscono come l’unico, vero rocker italiano e forse non hanno torto.
Perché, in Italia, nessuno coinvolge e trascina i suoi fan come lo fa lui. Nemmeno “mostri sacri” del calibro dei Rolling Stones o degli U2. Il suo tasso di engagement è pazzesco perché raggiunge il suo target con i prodotti (canzoni, album) giusti e lo coltiva con concerti che assumono sempre le sembianze dell’evento unico e irripetibile.
Il brand Vasco Rossi
E proprio come nella lead generation, qui non si tratta di valutare il brand Vasco Rossi come “migliore” o “peggiore” rispetto ad altri artisti, ma di constatare semplicemente che i suoi non sono spettatori occasionali a concerti, ma lead più che affezionati. Fan disposti a macinare centinaia di chilometri e a rimanere ore e ore sotto un sole cocente.
Perché lo fanno? Perché percepiscono il rocker di Zocca come uno “vero”, “autentico”. Uno di loro. Con i suoi limiti e i suoi difetti. Con i suoi guai, come tutti.
E poco importa se lo sia davvero o meno. I suoi fan (e non solo) lo percepiscono come uno genuino. Ed è l’immagine vincente. Ha costruito il suo brand, lo ha posizionato e lo ha costantemente rafforzato.
Oltre ai reggiseni c’è di più…
Le sue fan sono disposte a tutto per lui, perfino a togliersi i reggiseni (e non stiamo parlando di un sex symbol). Gesto controverso, che fa discutere e divide. Ma che è in perfetto stile Vasco. Senza mezze misure.
Lui è così: o lo si ama o lo si odia. E se dopo qualche giorno dal mega concerto di Modena il web e i social sono ancora pieni di post, foto, video e commenti su quell’evento, allora dobbiamo prendere tutti atto di un dato di fatto..
Non so se tu ami o detesti Vasco Rossi, ma comunque sia dovrai ammettere che con la lead generation ci sa fare parecchio…