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Le nuove abitudini di consumatori e aziende a seguito dell’emergenza coronavirus ci devono trovare pronti: investi nell’eCommerce marketing ora
I disagi causati dal coronavirus sono stati tanti per le aziende e per le persone in generale. Anzi, disagi è dire a poco perché si tratta di un’autentica emergenza sanitaria. Tra lavori sospesi, scuole chiuse e diminuzione degli acquisti in loco diverse attività rischiano di non riaprire i battenti quando sarà il momento. Ma non il tuo eCommerce. E nelle prossime righe ti dimostrerò perché.
Prima, però, voglio condividere con te alcune riflessioni su delle iniziative e sui processi che in questi giorni si sono messi in modo e che non dovresti assolutamente sottovalutare.
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Alcuni di questi sono:
- Lo Smartworking: Questa condizione ha riportato alla ribalta il ruolo dello smart working in Italia. Lavorare da remoto noi per noi di WMA è ormai un metodo consolidati lo facciamo da sempre, esattamente come avviene in altri paesi come Inghilterra e Stati Uniti che permettono ai dipendenti di lavorare da casa almeno 1 giorno alla settimana.
In queste ultime settimane è accaduto, giocoforza, anche in Italia. Molte aziende sono state obbligate ad applicare lo smartworking pur non essendo preparate. Per fortuna il web è ricco di tools, gratuiti, che permettono di video-chiamare, organizzare conference call e condividere documenti. Abituarsi non è difficile e in fatti di questo periodo ci consigliano di farlo.
- Lezioni online: Nel business si utilizzano i webinar o sistemi simili da molti anni. Funziona più o meno così: una o più persone organizzano un evento o una lezione online e invitano dei partecipanti. Si trovano tutti in un’aula virtuale (che altro non è che un indirizzo web che viene fornito dalla piattaforma che offre il servizio di webinar). Una volta iscritti, i partecipanti possono iniziare la lezione e possono scegliere se usufruire della funzionalità video e vedersi con l’organizzatore e altri partecipanti (per chi si trovasse in cucina o in altri luoghi pochi consoni c’è perfino la possibilità di sfocare lo sfondo alle spalle dell’interlocutore) oppure limitarsi ad un call audio. I partecipanti possono interagire con le domande tramite il microfono oppure scrivendo.
- Acquisti online: Questo sicuramente è il punto che ci interessa di più. Molto probabilmente avrai sentito anche tu che c’è stato un comprensibile boom di acquisti online. Oltre a mascherine, Amuchina o gel mani igienizzanti, la gente si è scatenata acquistando generi di prima necessità (food) tanto da mandare in tilt la maggior parte dei servizi online e generando “code virtuali” con consegne disponibili solo dopo 2-3 settimane di attesa
A questo proposito, nel mondo della GDO il vincitore assoluto è Esselunga.
Sono un cliente di Esselunga, perciò posso entrare tramite la loro app o sito web e fare la spesa online. Anche se mi piace andare in mezzo alla gente e parlare con le persone, ora non posso più farlo e comunque la possibilità di acquistare online mi permette di ottimizzare il mio tempo e, ora più che mai, restare a casa.
Anche se la possibilità di ordinare la spesa online da Esselunga è attiva ormai da qualche anno, nel 2019 ho notato dei miglioramenti nel loro eCommerce e nelle funzionalità dell’app.
Ho analizzato il loro ecommerce in tempo reale a fine febbraio 2020, inizio dell’emergenza coronavirus in Italia e, vedendo l’andamento della presenza dei prodotti, ho notato alcuni prodotti esauriti nel giro di un’ora.
Per fortuna sono andati sold out solo alcuni prodotti, per esempio Gel mani Amuchina, il resto dei prodotti, specialmente quelli alimentari, sono sempre stati forniti e disponibili nell’eCommerce di Esselunga.
Il merito di Esselunga è stato quello di investire, per prima, in una piattaforma eCommerce mentre tutti gli altri player del settore erano ancora fermi alle casse automatiche nei propri punti vendita. Ma, come ho già detto, oltre all’investimento iniziale, la catena della famiglia Caprotti ha avuto anche il merito di implementare l’app per consentire agli utenti di trovare i prodotti sia attraverso le macrocategorie tipiche nel menu laterale, sia attraverso una funzione “cerca” che, negli ultimi mesi, è stata costantemente migliorata.
Un altro supermercato che era pronto con la vendita online dei suoi prodotti è Carrefour. Già da un paio di anni Carrefour si è differenziato da tutti i supermercati italiani offrendo il servizio 24 ore su 24 e, specie chi ha bambini piccoli o lavora su turni sa bene quanto sia importante poter contare su un servizio sempre disponibile nel punto vendita.
La strategia è stata quella della spesa H24 sia online sia in una serie di punti vendita strategici. E non mi riferisco solo ai supermercati di Milano o delle grandi metropoli, perché sono diversi i negozi sempre aperti anche in luoghi apparentemente periferici. Tuttora è possibile acquistare online, solo che Carrefour ha voluto dare precedenza a:
- Anziani
- Persone diversamente abili
- Future mamme e neo genitori con bambini fino ad un anno di età
- Persone malate
Una scelta precisa, anche coraggiosa che sicuramente è frutto di una strategia di awereness e reputation calibrata. Vincente? Questo lo dirà solo il tempo, ma le carte in regola ci sono tutte.
Carrefour e l’investimento sul digitale e la vendita online
Carrefour ha effettuato un forte investimento sul digitale, che si traduce in una progressione di oltre il 30% del giro d’affari nell’eCommerce alimentare nel 2019, che raggiunge 1,3 miliardi di euro nel 2019 contro 1 miliardo nel 2018 (eccetto la Cina, dalla quale Carrefour è uscita il 26 settembre 2019). Carrefour prosegue nello sviluppo della sua offerta omnicanale e conferma l’obiettivo di 4,2 miliardi di euro di giro d’affari eCommerce nel 2022.
Fonte: Mark-Up.it
Gli altri supermercati, es. Coop, Conad, etc., non danno la possibilità di acquistare direttamente nel loro sito, ma sono presenti con i loro prodotti sul sito Supermercati24.it.
Come gli altri supermercati anche qui il numero degli ordini effettuati dal sito è molto più elevato rispetto alla consueta mole di ordini che questi eCommerce sono abituati a ricevere. Si tratta dell’ultimo nato, quindi questo servizio è ancora meno capillare rispetto a quello di Esselunga e Carrefour, ma senza dubbio questo momento delicato rappresenta una grande chance anche per loro.
Se hai un eCommerce devi dare molto importanza a quello che è successo da Esselunga fino a Supermercato24, perché questo è un indicatore chiaro del potere d’acquisto degli italiani. Fino a ieri in molti pensavano che gli italiani utilizzassero poco la carta di credito, specialmente se si faceva il confronto con i Stati Uniti.
E dalla mia esperienza con gli eCommerce dei nostri clienti questo è un dato riscontrabile. Spesso vedo ordini in cui l’utente come metodo di pagamento sceglie ancora il “Pagamento alla consegna” pagando perfino un costo maggiorato.
Si tratta di un male atavico che ci ha spinto ad essere diffidente e a non considerare che dietro un eCommerche ci sono persone in carne ed ossa come noi, che lavorano.
Ma da oggi questo cambierà.
Anche se non è importantissimo se i clienti pagheranno con carta o alla consegna. Ciò che farà crescere sensibilmente il numero degli italiani che acquistano online è la confidenza con gli acquisti online. Questione di abitudine. E il coronavirus non ha fatto altro che imprimere una forte accelerazione (fortissima direi) a questo naturale processo che era già in corso.
Significa che d’ora in poi per ognuno di noi entrare in un eCommerce ed acquistare uno o più prodotti diventerà sempre più naturale.
Se questa facilità avviene prima a livello mentale e poi si traduce come user experience, l’acquisto di prodotti nuovi e diversi online sarà una conseguenza automatica. E sarà sempre maggiore.
Questo cambiamento è già iniziato. Lo abbiamo visto analizzando Esselunga e gli altri supermercati, ma lo vediamo anche giorno dopo giorno negli eCommerce che ci affidano le loro digital strategy. C’è un aumento delle visite in confronto al mese di Gennaio (pre-panico) e un aumento degli acquisti negli eCommerce di alcune categorie.
Perché non fermarsi
In molti hanno fatto questo ragionamento: se si blocca tutto è inutile investire in campagne di marketing ed essere attivo. Nessuno comprerà.
Invece la realtà è diversa. Anzi, è l’esatto opposto.
Te lo dimostro con un esempio tremendamente concreto ma efficace. Oggi, dal mio balcone ho visto il ragazzo delle consegne di una realtà bresciana “OrtoCiclo” che consegnava frutta e verdura. Quante sono le realtà locali, magari piccolissime, che hanno iniziato a prendere ordini via mail? Tantissime. Ma gli acquisti non si fermano solo al cibo e mascherine. Le persone che sono in quarantena passano molto tempo online, tramite smartphone e tablet in particolare.
Perciò una parte delle persone, oltre a chiacchierare o perdere un po’ di tempo tra i vari social, fa anche acquisti online. E poi c’è un’altra parte che è molto più attiva nella navigazione degli eCommerce, ma per motivi diversi, non pensa di acquistare in questo periodo di allerta ma tornerà a farlo al più presto.
In poche parole, essere attivi con le campagne di marketing in questo periodo fa muovere gli ingranaggi della tua azienda impedendo la creazione di ruggine e soprattutto migliora il tuo posizionamento e la tua riconoscibilità quando le cose miglioreranno (speriamo presto) e tu correrai mentre gli altri faticheranno a rialzarsi dal punto di vista del business e delle vendite.
Insomma, farai la differenza.
Leggi anche: Upselling e cross selling
Perché essere pronti alla ripartenza economica mondiale
Come abbiamo visto nel caso di Esselunga e Carrefour il fatto di avere un eCommerce già avviato e ben fatto li ha aiutati a raggiungere obiettivi di milioni di euro in termini di fatturato, e molto probabilmente, gli obiettivi iniziali di queste aziende per l’anno in corso sono già stati superati alzando ulteriormente l’asticella.
Queste aziende sono andate meglio delle altre per quanto riguarda le vendite perché erano già pronte e collaudate online con un sistema ben fatto e funzionante. Un gap che nessun altro supermercato avrebbe potuto colmare nel giro di poche settimane o mesi.
Può darsi che altri supermercati creeranno la propria piattaforma eCommerce per sfruttare il Web, ma ci vorrà un po’ di tempo per raggiungere chi già c’era già. Intano però Esselunga…
Esselunga, secondo il preliminare economico finanziario deliberato dal cda, raggiunge quota 8,14 miliardi e il primato italiano dell’e-commerce in Gdo con un aumento dei ricavi del 2,9%. Un risultato, spiega la società in una nota, che è arrivato principalmente grazie al contributo delle ultime aperture, all’accettazione dei buoni pasto introdotti in tutti i negozi a partire da febbraio 2019, e dell’e-commerce. Interessante lo sviluppo della spesa online, che rimanda quindi ad un cambiamento nella modalità degli acquisti anche dei generi alimentari sul quale sempre più si farà affidamento e che da anni vede Esselunga come primo player in Italia in Gdo.
Fonte: https://www.fruitbookmagazine.it/esselunga-il-fatturato-2019-supera-gli-814-miliardi/
Questo non significa che una volta ripristina l’economia del paese dobbiamo fare le gare per arrivare i primi, ma sicuramente ci dobbiamo fare trovare pronti. Dobbiamo avere un eCommerce che funziona in modo ottimale per quanto riguarda le vendite e che abbia una comunicazione efficace per valorizzare il servizio che viene offerto e i prodotti stessi.
Un elemento importante per avere un eCommerce di successo è la differenziazione. Posiziona il tua brand diversamente dai tuoi competitor, renditi riconoscibile al volo.
Dall’analisi che ho fatto con il mio team su decine di eCommerce è venuto fuori che uno degli errori principali stava proprio nel fatto che la maggior parte degli eCommerce non si differenzia dagli propri competitor né come brand e come prodotti/servizi offerti.
In alcuni casi anche se il prodotto era italiano e completamente made in Italy, poteva addirittura essere confuso con un prodotto cinese!
Migliora il posizionamento del tuo brand, ottimizza la tua piattaforma eCommerce costruisci una strategia di marketing efficace e parti.
Il meglio deve ancora arrivare. Anzi, sta arrivando!
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