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Commoditizzazione
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Cos’è la Commoditizzazione?

Commoditizzazione (in inglese commoditization) è il processo attraverso cui un prodotto o servizio perde le sue caratteristiche distintive, diventando percepito come intercambiabile rispetto ai concorrenti. In questi casi, il prezzo diventa il fattore dominante nella decisione d’acquisto, a discapito di qualità, brand o servizio.

Quando un prodotto si commoditizza, viene trattato come una commodity, ovvero un bene standard e privo di unicità, e il valore percepito dal cliente si riduce drasticamente.

Sinonimi e termini correlati

  • Standardizzazione
  • Mercificazione
  • Omogeneizzazione dell’offerta
  • Banalizzazione del valore

Commoditizzazione vs Commodity

Una commodity è un bene grezzo o standard (come petrolio, grano o metalli), venduto con prezzo determinato dal mercato.

La commoditizzazione invece è un processo: riguarda beni o servizi inizialmente differenziati, che perdono valore percepito e diventano “semplici” commodity.

Esempi pratici

La commoditizzazione è un fenomeno che colpisce numerosi settori, spesso in modo graduale e silenzioso. Quando i consumatori iniziano a percepire i prodotti o servizi come equivalenti tra loro, il prezzo diventa il principale (se non unico) criterio di scelta. Di seguito alcuni esempi concreti:

1. Smartphone di fascia media

Nel mercato degli smartphone, la fascia media è uno dei segmenti più colpiti dalla commoditizzazione. Molti dispositivi offrono specifiche tecniche simili. A meno che il brand non riesca a creare una forte identità, il consumatore tende a scegliere in base al miglior rapporto qualità/prezzo. Solo chi investe in software, ecosistemi integrati o community fidelizzate riesce a differenziarsi.

2. Servizi di hosting web

L’hosting web è un classico esempio nel digitale. La maggior parte delle offerte base sono pressoché identiche. In assenza di elementi distintivi, l’utente medio migra facilmente da un provider all’altro senza particolare fedeltà.

3. Caffè da supermercato

Molti marchi competono offrendo prodotti simili, spesso differenziati solo da packaging e prezzo. Il consumatore medio raramente percepisce differenze sostanziali, e le decisioni d’acquisto sono influenzate da sconti e formato convenienza.

4. Servizi di consulenza generica

Se una consulenza si presenta con promesse standard e senza specializzazione verticale, diventa indistinguibile da quella dei concorrenti. Solo i professionisti con case study solidi, metodi proprietari o posizionamento di nicchia evitano la corsa al ribasso.

5. Pannelli solari

Nel settore del fotovoltaico, le offerte sono sempre più simili: stesso tipo di pannelli, stesse garanzie, stesse promozioni fiscali. Chi riesce a offrire valore aggiunto (es. monitoraggio da app o manutenzione predittiva) può distinguersi dalla massa.

6. Compagnie aeree low cost

Compagnie come Ryanair o EasyJet offrono servizi essenziali a prezzi bassi. Il cliente sceglie in base al costo della tratta, senza particolare fedeltà. Alcune compagnie cercano di recuperare margine tramite servizi accessori e programmi fedeltà.

7. Mercato degli e-book

Molti autori autopubblicati competono sul prezzo, vendendo a 0,99 € o gratuitamente. Chi ha una community forte, un personal brand o un’offerta integrata (newsletter, membership) riesce a evitare la commoditizzazione totale.

8. Prodotti per la cura del corpo

Shampoo, creme e deodoranti diventano facilmente intercambiabili se privi di una narrazione forte o di un posizionamento unico. I brand che resistono sono quelli che investono in storytelling, sostenibilità o esperienze d’acquisto innovative (es. box in abbonamento).

Settori a rischio di commoditizzazione

 

SettoreFattori di rischio
TecnologiaProdotti simili, innovazione rapida
Retail / E-commercePrezzi comparabili online
Assicurazioni / BancheOfferte standardizzate, scarsa personalizzazione
TelecomunicazioniServizi equivalenti, concorrenza sul prezzo
Viaggi e turismoPrezzo e recensioni dominano le scelte
Prodotti digitaliSoftware facilmente replicabili

Cause della commoditizzazione

Comprendere le cause è fondamentale per prevenirla o reagire in modo strategico. Questo fenomeno, infatti, non accade per caso: è il risultato di dinamiche di mercato, evoluzioni tecnologiche e comportamenti dei consumatori. Ecco le principali:

1. Innovazione carente o stagnante

Quando un’azienda smette di innovare o lo fa in modo marginale, lascia spazio ai concorrenti per colmare il divario. Nel tempo, le caratteristiche distintive si appiattiscono e i prodotti si somigliano sempre di più. È quanto accaduto, ad esempio, nel mercato dei televisori, dove brand diversi offrono pannelli molto simili in termini di prestazioni e design.

2. Concorrenza eccessiva e saturazione del mercato

In mercati maturi o ad alta concorrenza, le aziende si trovano costrette a combattere per quote marginali. Le “guerre di prezzo” diventano la norma, riducendo la percezione di valore e spingendo i consumatori a scegliere il prodotto più economico. Questo è particolarmente evidente nel settore dell’elettronica di consumo, ma anche nei servizi digitali come tool SEO, software per email marketing o CRM.

3. Consumatori più informati e digitalizzati

Grazie a comparatori, recensioni online e community, i consumatori sono oggi molto più informati e consapevoli. Con pochi clic possono confrontare centinaia di alternative. Se un prodotto non comunica chiaramente un valore unico, sarà percepito come “uno dei tanti”. Questo rende più difficile giustificare un prezzo premium, soprattutto in settori come il turismo, l’e-commerce o il retail.

4. Accesso globale alla produzione e replica dei modelli

L’internazionalizzazione e l’accesso alle filiere produttive globali hanno abbassato le barriere all’ingresso. Start-up e nuovi player possono facilmente replicare l’offerta di aziende consolidate, spesso con costi inferiori. Ne è un esempio il boom dei prodotti “white label” venduti su Amazon, che competono con brand storici offrendo alternative quasi identiche a prezzi più bassi.

La somma di questi fattori rende la commoditizzazione una minaccia concreta per ogni azienda che non investa in innovazione, branding e relazione con il cliente. Prevenirla richiede visione strategica, capacità di differenziazione e una narrazione coerente e convincente.

Conseguenze per le aziende

  • Erosione dei margini
  • Focus sul prezzo
  • Difficoltà a fidelizzare
  • Indebolimento del brand
  • Pressione continua sull’innovazione

Come evitare la commoditizzazione

  • Differenziazione del brand: costruire un’identità unica (es. Apple).
  • Personalizzazione: servizi su misura o configurabili.
  • Esperienza cliente superiore: servizio post-vendita, UX, supporto.
  • Tecnologia proprietaria: brevetti o funzionalità esclusive.
  • Innovazione continua: anche nei processi e modelli di business.
  • Ecosistema integrato: es. Google con i suoi servizi collegati.

Esempi di successo nella differenziazione

  • Dyson: ha innovato un prodotto “banale” come l’aspirapolvere.
  • Patagonia: ha costruito un brand valoriale e sostenibile.
  • Nespresso: ha premiumizzato il caffè in capsule.
  • Tesla: ha reso l’auto elettrica un oggetto di status.

Commoditizzazione nel marketing digitale

Molti servizi digitali sono a rischio:

  • SEO / SEM: pacchetti simili, scelta basata sul prezzo.
  • Copywriting generico: contenuti poco originali e sostituibili.
  • Social media management: agenzie indistinguibili tra loro.

Soluzione: verticalizzazione e specializzazione per nicchia.

Commoditizzazione e Intelligenza Artificiale

L’AI sta accelerando la commoditizzazione in molti settori, rendendo alcuni servizi replicabili e automatizzabili.

Tuttavia, è anche una risorsa per differenziarsi:

  • AI per personalizzazione avanzata
  • Chatbot intelligenti per customer care unico
  • Agentic AI (es. QuantIQ.it) per creare esperienze su misura

Conclusione

La commoditizzazione è una minaccia silenziosa ma potente. L’unico modo per combatterla è creare valore reale e percepibile, investendo in brand, innovazione e relazione con il cliente.

Glossario rapido

  • Commoditizzazione: processo che rende i prodotti intercambiabili.
  • Commodity: bene standard, privo di differenziazione.
  • Differenziazione: creare un’offerta unica.
  • Brand Equity: valore del brand nella mente del consumatore.

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5,6 lettura minimaPubblicato il: Giugno 4th, 2025Ultimo aggiornamento: Giugno 4th, 2025

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