Brand Positioning
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Brand Positioning: errori da non commettere e consigli utili

Le piccole e medie imprese e persino i negozi di vicinato dovrebbero occuparsi seriamente del loro brand positioning se vogliono sopravvivere….

Quando parlo di brand positioning con alcuni clienti, il primo e maggiore ostacolo che devo superare è quello di un luogo comune duro a morire, secondo cui di posizionamento del brand si occupano solo le multinazionali e i marchi prestigiosi.

Quindi, secondo questo ragionamento, il posizionamento del brand non è affare per piccole e medie imprese, figuriamoci per negozi di vicinato o freelance.

Non è vero.

Chi ancora la pensa così, se lo metta in testa una volta per tutte: la maggior parte delle piccole e medie imprese italiane hanno un disperato bisogno di fare brand positioning per distinguersi dalla concorrenza. Solo che non lo sanno. Oppure lo sottovalutano.

Poi, però, quando capita di parlare con qualcuno che ti dice: “ah, la tua azienda produce fazzoletti di carta, proprio come la Scottex”, se sei un competitor diretto di quel brand, ti girano le scatole…

Che fare?

Puoi andare a casa, prendere i fazzoletti di carta che produci e usarli per asciugare tutte le tue lacrime. Oppure puoi cercare di posizionare il tuo brand in maniera vincente.

Approfondimento: Cos’è un brand

Cos’è il Brand Positioning?

Il brand positioning è il fulcro strategico che stabilisce l’identità e la riconoscibilità unica di un marchio nell’oceano competitivo del mercato. È un processo di scavo profondo che richiede analisi meticolose del proprio pubblico target, dei concorrenti e delle tendenze di mercato.

Solo comprendendo appieno i punti di forza, i valori e gli attributi distintivi del tuo brand, puoi creare una connessione profonda ed emozionale con il tuo pubblico, lasciando un’impronta indelebile nella loro mente.

Il brand positioning, quando eseguito con maestria, si traduce in un’immagine autentica, coerente e magnetica che spinge il tuo pubblico ad adottare il tuo brand e a diventare dei fedeli sostenitori.

Fai brand positioning per non fallire

Investire nel posizionamento del tuo marchio non è un di più. Come ti ho già detto non è un’attività limitata alle grandi imprese che hanno budget a 8 o 9 zeri da investire in web marketing e attività di promozione e comunicazione.

Ti dirò di più: fare brand positioning è essenziale se vuoi che il tuo business sopravviva e non diventi una delle tante attività che aprono e chiudono nel giro di pochi anni.

Fai pure tutti gli scongiuri del caso, ma è un dato di fatto. La tua società è l’unica in Italia che si occupa di un determinato tipo di prodotti o servizi?

Oppure, più realisticamente, ti vengono in mente (così, al volo) i nomi di almeno tre dei tuoi concorrenti diretti? Scommetto di sì, non è vero?

Senza un brand positioning efficace, il tuo business è destinato a fare poca strada, a meno che non esistano competitors nel tuo settore di business. Se le cose stanno così, smetti pure di leggere, vai alle Maldive a festeggiare e brinda (con champagne, naturalmente) alla salute di tutti noi comuni mortali.

Altrimenti…

Un posizionamento del marchio efficace

posizionamento del marchio

Altrimenti rimetti in fresco la champagne… Ti servirà: potrai stapparlo e festeggiare, solo dovrai farlo tra un po’.

Il brand positioning non è altro che quello che i clienti pensano del tuo marchio. E in un mercato globale dove tutto ruota in base alle preferenze dei clienti/consumatori è tutto.

Fare brand positioning efficace non vuol dire per forza essere leader di mercato. Ogni azienda scrive sulle proprie brochure o sulle pagine chi siamo dei propri siti di essere leader del proprio settore. La verità è che per ogni potenziale cliente, i leader di mercato sono al massimo 2 o 3.

Se il tuo prodotto o servizio viene percepito riconosciuto come valido ed affidabile nella mente del cliente è chiaro che lo venderai di più e meglio.

L’errore che non devi mai commettere nel posizionamento del tuo brand

L’errore più grande che si può commettere è quello di voler competere frontalmente con questi. Pensaci un attimo: se tu producessi abbigliamento sportivo, proveresti a competere con Nike e Adidas?

Sarebbe un suicidio.

Peggio ancora sarebbe pensare che quelli sono colossi e allora tanto vale lasciar perdere con il posizionamento del marchio.

Ecco quello che devi fare per posizionarti

Ad ognuno il suo… Dicevamo che proprio non puoi competere con i brand multinazionali. Ebbene, non farlo.

Non mi limiterò a dirti che devi trovare la tua nicchia di mercato perché questa è una delle frasi più usate e abusate nel mondo del marketing. Dirlo è facile, riuscirci tutt’altro.

Perché la verità è che devi far colpo sul tuo pubblico per posizionarti. E se hai lo stesso tipo di prodotti che hanno anche altri, quello che ti serve è una strategia di marketing che faccia leva su altri fattori che non solo quelli tradizionali.

Per costruire il posizionamento del tuo brand puoi puntare, ad esempio su:

  • prezzo
  • cura artigianale
  • originalità

Il prezzo è da sempre una delle leve più convincenti, ma non è per forza quella principale. Se puoi puntare su prezzi più bassi fallo, ma se questo non è possibile, punta su altri fattori come qualità e originalità.

Capitolo cura. Se invece che in qualche fabbrica di Taywan o del Vietnam, le tue magliette sportive le produci in Italia, perché non farlo sapere ai tuoi potenziali clienti? Il made in Italy vuol dire ancora molto nell’immaginario del consumatore e, nel campo della moda (anche quella sportiva) è sinonimo di qualità.

Se vuoi dare al tuo potenziale cliente la possibilità distinguersi dalla massa con un abbigliamento totalmente diverso dai modelli dei soliti due brand multinazionali, perché non comunicarglielo? Certo, il volto di Cristiano Ronaldo fa colpo sui ragazzini che sognano di emulare le sue gesta in campo. Ma scegliere il tuo brand, con la giusta comunicazione, può voler dire distinguersi dalla massa…

Per fare brand positioning devi essere diverso, non migliore dei tuoi competitors

Esempi di Brand Positioning

Di seguito puoi vedere alcuni esempi di marchi italiani con un posizionamento forte. Li ho divisi in due settori: automotive e moda:

Settore della moda:

  1. Gucci si posiziona come un marchio di lusso ed eleganza, rivolgendosi a un pubblico sofisticato e attento alle tendenze. La sua strategia di branding si basa sull’uso di materiali pregiati, design esclusivo e una forte attenzione ai dettagli.
  2. Benetton ha adottato un brand positioning basato sui valori dell’inclusione, della diversità e dell’uguaglianza. Il marchio ha promosso campagne pubblicitarie di impatto sociale, utilizzando colori vivaci per rappresentare la diversità e l’unità tra le persone.
  3. Dolce & Gabbana si è differenziata attraverso un brand positioning che celebra l’eleganza e l’opulenza dell’Italia. Il marchio è noto per il suo stile audace, l’uso di materiali pregiati e il richiamo alla cultura italiana tradizionale.

Settore automotive:

  1. Lamborghini è il marchio italiano delle supercar esclusive che fonde prestazioni estreme, design audace e una passione innata per l’innovazione tecnologica, offrendo un’esperienza di guida unica nel mondo dell’automotive di lusso.
  2. Abarth è il marchio italiano che si concentra sulla sportività e sulle prestazioni elevate, offrendo versioni potenziate di vetture Fiat che combinano stile, velocità e un sound unico per gli appassionati di guida sportiva.
  3. Iveco è il marchio italiano specializzato nel settore dei veicoli commerciali pesanti, offrendo soluzioni di trasporto efficienti, sicure e sostenibili, che soddisfano le esigenze delle aziende nel campo del trasporto merci e delle attività industriali.

In conclusione

Pensi che io abbia esagerato dicendo che devi fare brand positioning per non chiudere?

Certo, sarebbe meglio dirti che devi farlo per ottenere il successo che cerchi e meriti. Però, la verità secondo me è un’altra.

Nel mondo dei business online, degli eCommerce e dei marketplace la concorrenza aumenta giorno dopo giorno. Ci sono sempre più realtà che trattano i tuoi prodotti o i tuoi servizi.

Alcuni lo fanno peggio di te, altri forse lo fanno anche meglio. Ma la prima sfida che devi vincere è quella di “non finire nel calderone”. Distinguiti.

E non farlo dicendo solo che i tuoi prodotti sono migliori, ma che sono soprattutto diversi. Così riuscirai in primis a posizionare il tuo brand e a sopravvivere a quel “naturale” processo di selezione che si crea quando l’offerta di un prodotto/servizio è sempre più ampia. Poi potrai pensare ad avere successo. Una cosa per volta. Step by step.

Passo dopo passo. Per arrivare lontano.

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6,8 lettura minimaPubblicato il: Luglio 18th, 2017Ultimo aggiornamento: Novembre 18th, 2024Categorie: Strategie e Tecniche di Marketing, Web MarketingTag: ,

About the Author: Gentian

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Gentian Hajdaraj, titolare di Web Marketing Aziendale, è un Lead Generation Strategist che lavora nel mondo del marketing online da oltre dieci anni. E' autore del libro: “Le Nuove Regole del Web Marketing” & "eCommerce Reload".

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