Indice dei contenuti
Condividi!
Indice dei contenuti
Sono quasi tutti giovani, belli e soprattutto ricchi. Perché guadagnano fino a 18 mila dollari per un solo post. Perché la gente ama gli influencer e perché l’influencer marketing funziona…
In questi giorni, sul web si parla tanto di influencer marketing e, nello specifico, degli influenze più famosi e più pagati al mondo. Quanto pagati? Beh, se non hai ancora letto uno dei tanti articoli sull’argomento, sappi che c’è chi guadagna fino a 18 mila dollari per un post.
E se ti stai chiedendo quanto guadagni Chiara Ferragni, sappi che neanche lei se la passa male anche se nella classifica dei più pagati è solo (si fa per dire) sesta. Ma al di là delle hit parate, quello di cui vorrei parlarti è dell’influencer marketing e del perché funzione nell’era dei social network.
Cosa è l’influencer marketing
Cosa è l’influencer marketing? Una strategia di marketing davvero efficace. Potremmo definirlo come la diffusione su blog, vlog e social media di foto, video e commenti da parte di personaggi famosi con migliaia, anzi milioni, di followers.
Non fanno pubblicità diretta, ma endorsement… Ecco la definizione che Wikipedia dà di influencer marketing o marketing d’influenza. “… Per influenza si intende non tanto la coercizione ad adottare un comportamento di consumo, quanto una scelta libera ma, al tempo stesso di fatto in un certo senso condizionata di comprare un bene o fruire di un servizio per aumentare il proprio prestigio sociale, tipico esempio l’acquisto di un bene”.
La differenza tra influencer e testimonial
Il mondo digital e quello dei social non hanno semplicemente trasformato i testimonial in influencer come potrebbe pensare qualcuno. L’attore, il calciatore o il vip che compare nello spot tv o sul manifesto di un particolare brand è il testimonial.
Tutti sappiamo che quel volto noto è stato pagato per “prestare” il suo volto per quella pubblicità. Eppure questa è una tecnica di marketing sempre verde perché il volto noto ispira sempre una certa fiducia.
Al contrario dei testimonial, gli influencer non compaiono in spot o messaggi promozionali realizzati da un certo brand piuttosto che un altro, ma grazie alla loro intensa attività sui social (e soprattutto l’enorme numero di fan/followers che li segue quotidianamente) non si limitano alla promozione di prodotti.
Anzi, il loro ruolo viene percepito quasi come super partes. Un intenditore di moda, macchine, tecnologia o quant’altro che testa un prodotto e lo recensisce per tutti i suoi fan. E quindi ispirano più fiducia nelle persone. Molta più di quella che, ovviamente, ispira un brand che auto promuove se stesso. E perfino di più dei testimonial…
Condividono ogni giorno pensieri e momenti di vita quotidiana con i loro follower e questo permette agli influencer di costruire un rapporto reale. Da parte loro, fan/follower o seguaci che siano ricambiano con un sentimento di piena fiducia nei loro consigli
L’influencer ha saputo guadagnarsi il rispetto e la fiducia di milioni di persone. E questo gli ha permesso di diventare lui/lei stesso un brand in grado di generare business molto redditizi.
Perché gli influencer piacciono tanto
Piacciono perché ispirano fiducia. Sono reali. Persone. Pensaci un attimo… Un brand può spendere milioni di euro per uno spot con effetti speciali spettacolari per lanciare un proprio prodotto e ottenere risultati inferiori di quelli che avrebbe con un post di 10 righe…
Forse ti sembrerà strano, ma è proprio quel carattere amatoriale, homemade a fare la differenza.
Intenzionale o no, il video che una influencer gira con uno smartphone davanti ad uno specchio mentre prova un trucco per gli occhi fa scattare una delle leve più potenti nella mente del consumatore…
Sai qual è?
Sto parlando della percezione di genuinità. E non c’è effetto speciale che tenga. Se la mia mente percepisce che chi mi sta di fronte (nel video) mi sta sinceramente suggerendo quel prodotto, la mia voglia di averlo crescerà in maniera esponenziale. C’è l’autenticità, c’è lo storytelling, c’è tutto quello che serve per vendere…
#sponsorizzato?
Gli influencer hanno sempre maggior peso nel mondo del marketing, per questo pochi giorni fa l’Autorità Antitrust ha invitato le star dei social a seguire regole più stringenti nei post con finalità promozionali di prodotti.
L’idea del Garante è quella di creare un hashtag come #sponsorizzato o #prodottofornitoda. Funzionerà? Personalmente ho parecchi dubbi che un’effettiva e rigida applicazione di queste regole sarà possibile nel breve termine… in futuro, chissà.
E adesso ti svelo tutto
Ok, se sei arrivato fin qui adesso posso finalmente soddisfare la tua curiosità più morbosa (scherzo) e svelarti quanto guadagnano gli influencer più pagati del mondo. La classifica dei più pagati stilata dal Daily Telegraph recita:
- Huda Kattan, beauty blogger con quasi 21 milioni di followers, può permettersi di chiedere circa 18mila dollari per ogni post sponsorizzato.
- Cameron Dallas, con 20 milioni di seguaci su Instagram e YouTube: 17mila dollari a singolo post (a soli 22 anni).
- Jen Selter: 11,4 milioni di followers su Instagram e 15mila dollari incassati per ogni post
- Zoe Sugg: fashion e beauty blogger con 11,1 milioni di seguaci e un cachet da 14mila dollari a post.
- Nash Grier: isntagrammer da 10,2 milioni di follower, ha un tariffario di 13mila dollari a post.
- Chiara Ferragni, fashion blogger da 10 milioni di seguaci su Instagram e 12 mila dollari per post sponsorizzato.
Mica male la vita da influencer, vero?