Marketing emozionale, la chiave del successo sta nel cuore

Marketing emozionale
Visualizzazioni totali: 3.687

Condividi!

Indice dei contenuti

Le emozioni sono una leva potentissima da sfruttare per far colpo sui propri clienti. È quello che si chiama marketing emozionale…

Fino a che punto è morale il marketing emozionale? Ti confesso che a volte la linea di demarcazione tra una strategia di marketing emozionale di successo e una campagna di cattivo gusto è sottile. Perché le emozioni sono una leva potentissima da sfruttare per far colpo sui propri clienti, ma è altrettanto vero che giocare con le emozioni non è sempre giusto né corretto.

Benvenuto nel mondo dell’emotional marketing

Cosa è il marketing emozionale

Vincent Van Gogh una volta disse: “Non dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo”.

Aveva trovato la definizione perfetta di marketing emozionale prima ancora che questo fosse codificato. Possiamo aggiungere che nel mondo del web marketing, di fronte a potenziali clienti e consumatori sempre più consapevoli e informati, la componente emozionale dell’acquisto gioca un ruolo fondamentale.

Mi spiego subito meglio: partiamo dal presupposto che l’utente possiede già tutto quello che gli serve: perché mai dovrebbe acquistare un nostro prodotto o servizio se non ne ha urgenza o necessità?

Semplice: perché vuole possederlo. VUOLE. E una campagna di emotional marketing punta proprio a stimolare nel consumatore questo desiderio irrazionale. Irrazionale ma irresistibile, perché prima che dal cervello e dal portafogli, arriva dal cuore.

Il 95% di noi “subisce” il marketing emozionale

Il marketing è una disciplina e come tale, sono i numeri a certificare l’efficacia o meno delle tecniche che utilizziamo.

E allora, per dimostrarti perché le aziende fanno sempre più ricorso al marketing emozionale, ti basti sapere che il 95% delle decisioni di acquisto di un individuo si basano mediamente su meccanismi irrazionali, ovvero sulle stesse dinamiche inconsce che ci fanno associare determinate emozioni a un brand o prodotto.

In fondo è evidente: le nostre emozioni ci guidano nella vita quotidiana e influenzano sia le decisioni importanti (e di questo siamo consapevoli) sia quelle legate ai nostri consumi. Quanto?  Molto più di quello che crediamo.

La vera forza dell’emotional marketing

Quanto vale una foto o un video in termini emozionali? Più di mille parole. Utilizzare video con determinate colonne sonore o immagini particolari sono la vera forza delle campagne di maggior successo (anni fa Benetton e Oliviero Toscani costruirono diverse campagne così).

Ma qual è la vera forza del marketing emozionale? Non è quella di indurre un utente all’acquisto di un prodotto o di un servizio, bensì quello di entrare nel suo cuore col tuo brand. Una specie di di fidelizzazione inconscia e potentissima che ha un valore enorme in termini di brand positioning.

Anche questo è marketing emozionale…

Ti faccio un esempio. Da qualche anno molte onlus a carattere sociale e umanitario pubblicizzano le proprie attività sul web e in tv con spot molto “forti” che non risparmiano immagini di bimbi mutilati o denutriti. Oppure di bimbi afflitti da gravi malattie rare, curati da genitori coraggiosi (dotati di un coraggio inimmaginabile) che lasciano la loro testimonianza con poche parole, magari anche solo uno sguardo o un’espressione.

Tutto vero. Crudo ma reale. E non sono qui a dirti che il mondo dovrebbe essere tutto rosa e fiori perché ormai sappiamo tutti che Babbo Natale non esiste e che ci sono ingiustizie tremende. Come sono reali e umane le reazioni di chi chiude la pagina internet o cambia canale in tv o di chi guarda fino in fondo col groppo in gola.

Ma è giusto utilizzare certe leve per promuovere il proprio brand?

Diciamo che toccare le corde emozionali è una cosa, esagerare fino a cadere nel cinismo è tutt’altro. E non mi riferisco tanto alle onlus quanto ad alcune delle pubblicità choc nelle quali capita di imbattersi ogni tanto.

Hai mai visto la campagna pubblicitaria web di McDonalds nel Regno Unito dello scorso anno?

Un bambino chiede alla madre di raccontarle del padre scomparso. Ovviamente gli manca, eppure sembra proprio non avere nulla in comune con lui e questo aspetto lo turba visibilmente. Fino a quando non arrivano davanti ad un McDonalds, entrano e…

Il finale lo puoi immagini da solo.

Conclusione

Il marketing emozionale è uno strumento di promozione molto potente, perciò va usato con cautela e saggezza. Devi riuscire a toccare le corde del cuore senza giocare troppo con le emozioni dei tuoi clienti.

Riuscirai a farlo?

In alcuni casi è davvero più ammirevole lasciarsi trasportare da un’emozione, per quanto irragionevole, ma comunque generata da profondo amore, che non rimanere ad essa insensibili.

(Fëdor Dostoevskij)

Condividi questa storia, scegli tu dove!

3,7 lettura minimaPubblicato il: Febbraio 28th, 2018Ultimo aggiornamento: Maggio 20th, 2024Categorie: Web Marketing, Acquisire clienti, Marketing wiki, Strategie e Tecniche di MarketingTag: , , , ,

About the Author: Gentian

Gentian Hajdaraj, titolare di Web Marketing Aziendale, è un Lead Generation Strategist che lavora nel mondo del marketing online da oltre dieci anni. E' autore del libro: “Le Nuove Regole del Web Marketing” & "eCommerce Reload".

Post correlati

Altri articoli

Bluesky Social, cos’è e come funziona

Bluesky (nota anche come Bsky o Bsky social) è una piattaforma emergente nel panorama dei social network, nata come alternativa decentralizzata a X-Twitter dopo l’acquisizione di quest’ultimo da parte di Elon Musk. Con sede su Bsky.app, il progetto punta a rivoluzionare le interazioni digitali attraverso un modello che restituisce controllo [...]

Inbound Marketing, l’arte di farsi trovare dai clienti

Cercare nuovi clienti era l'imperativo del marketing tradizionale, ma l'Inbound Marketing ha ribaltato questa prospettiva. E lo ha fatto con successo... Inbound marketing significato L'Inbound Marketing è l'arte di trovare clienti senza cercarli. O meglio, è l'arte di farsi trovare dai propri potenziali clienti. Si, hai [...]

Metriche SaaS, gli 8 KPI per la crescita del tuo business SaaS

Metriche SaaS - Data la particolare natura del business SaaS, sono necessari KPI specifici per misurare le performance più indicative di questo modello di business Abbiamo parlato dei Software as a Service - SaaS, ma come funzionano le aziende che offrono tali servizi? E, soprattutto, come [...]

Meta elimina il Fact-Checking. Zuckenberg si arrende a Trump (e Musk)?

Meta, l'organizzazione che guida giganti del social networking come Facebook, Instagram e Threads, ha annunciato un cambiamento profondo nelle sue politiche di moderazione dei contenuti. Queste nuove politiche, mirate a promuovere una maggiore libertà di espressione, sono contemporanee all'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati [...]

13 Consigli Utili per Ottimizzare il Tuo eCommerce

Cosa fare e cosa non fare per una buona gestione di un sito ecommerce

La vendita online tramite ecommerce si è sviluppata parecchio negli ultimi anni. Molte sono le persone che decidono di aprire un’attività online per vendere i propri prodotti, bypassando il rapporto diretto con il cliente che si può avere in un negozio tradizionale.

Post correlati