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Open Rate: il sogno proibito di tutti coloro che fanno email marketing

Far sì che tutti o quasi gli utenti di una lista aprano la tua mail non è una missione impossibile. Ecco 10 consigli utili per aumentare il tasso di apertura delle tue mail e rendere la tua strategia di email marketing straordinariamente efficace.

E’ il sogno proibito di tutti coloro che fanno email marketing.

Si chiama Open rate e altro non è che il tasso di apertura di una mail. Ma è proprio cosi proibito? No, aumentare l’open rate delle proprie newsletter o mail non è poi così difficile se si utilizzano alcuni piccoli accorgimenti pratici.

Diciamocelo, la strada tra la cassetta di posta in arrivo e il cestino è una strada di sola andata, ed è piuttosto brutta, non trovi? Quella tra la posta in arrivo e la casella dello spam è una sentenza di condanna irrevocabile per ogni mittente.

Sai qual è la diagnosi per una mail che un utente della tua lista inserisce nella cartella di posta indesiderata? E’ “spacciata”. E anche quella nel cestino non se la passa troppo bene, te lo assicuro. La possibilità che venga ripescata e letta è prossima allo zero.

Prevenire è meglio che curare recitava lo slogan di un celebre spot pubblicitario. Io non faccio né il medico né il dentista, ma prevenire nel caso di email marketing significa una cosa sola: aumentare l’open rate, ovvero il tasso di apertura, delle proprie mail.

Fammi indovinare, stai pensando all’oggetto della mail e sei già convinto che sto per dirti di cominciare da quello, giusto? Beh, se è così ti sorprenderà sapere che la prima cosa da prendere in considerazione è il tuo nome….

1. Cominciamo dal nome

Cosa vede scritto il destinatario delle tue mail nel campo “Da” è già un aspetto che svolge un ruolo fondamentale nella sua decisione in merito all’apertura del messaggio o meno. Diversi studi dimostrano che le persone preferiscono ricevere un messaggio da altre persone, non da aziende. Non a caso, alcune aziende hanno iniziato ad utilizzare questo metodo dando nomi reali nel campo del mittente.

Esempio: Giovanni – Nome Azienda

Tu puoi fare anche qualcosa in più. Prova non solo ad utilizzare nomi reali, ma col tempo potresti fare alcuni test per vedere se alcuni nomi generano un open rate maggiore rispetto ad altri. Può sembrarti strano, ma vedrai che ci sono nomi che avranno un rendimento migliore rispetto ad altri.

Leggi anche: email marketing workflow

2. Scegli il momento giusto, per ciascuno

Quando dovrei inviare la mia newsletter? La risposta non è solo complicata, ma oserei dire impossibile perché non c’è un momento ottimale per tutti i tuoi contatti. E più ne hai, più consegnare il messaggio a tutti nello stesso tempo significherà sacrificarne sempre un gruppo per gli altri.

Ma a tutto questo c’è una soluzione: inviare mail a ciascun utente singolarmente. No, non sono impazzito e non ti sto chiedendo di scrivere migliaia di mail ma ti suggerisco di lasciar fare questo lavoro a qualcun altro al posto tuo. Alcune piattaforme di automazione per e-mail marketing sono perfettamente in grado di farlo scegliendo il momento giusto.

Come? Basandosi sull’analisi delle precedenti attività di contatto, il sistema stabilisce il momento perfetto per ogni destinatario. Non solo risparmi tempo, ma lo ottimizzi. Wow, non è fantastico?

3. Supera i filtri anti spam

Non hai ancora scritto una riga della tua mail e ci sono già alcune cose da fare per aumentare il tasso di apertura delle tue mail, vedi? Superare i filtri anti spam è senz’altro una di queste. Puoi farlo con diversi tools, anche gratuiti, che puoi trovare in rete oppure puoi semplicemente suggerire (non chiedere, ma suggerisci di farlo) all’utente di inserire il tuo indirizzo email all’interno della propria rubrica o della lista degli indirizzi ritenuti attendibili. In questo modo, anche se un nostro messaggio venisse intercettato dal filtro per il suo contenuto, verrebbe comunque consegnato.

4. Parla a ciascuno di loro

Personalizza il soggetto usando il nome del destinatario; si tratta di un modo semplice per rendere il tono e il messaggio più personali e aumentare così il tasso di apertura . Ma la tua personalizzazione non deve fermarsi qui ma dovresti cercare di adattare l’intero contenuto alle esigenze del destinatario.

Conoscere il linguaggio dei tuoi utenti significa conoscere in un certo qual modo i loro gusti e quindi avere una comunicazione più efficace. Sai che le mail con il carrello abbandonato che alcuni e-commerce stanno iniziando ad utilizzare con sempre maggior frequenza (ed hanno perfettamente ragione a farlo) mostrano tassi di apertura del 193% in più rispetto alle altre. Perché? Semplice, perché presentano i prodotti che i clienti hanno già scelto.

5. Segmenta e aggiorna la tua lista

segmenta lista email

Prima di premere “Invia” , chiediti una cosa: “Per chi sarà davvero rilevante questo messaggio? ” Forse non dovrebbe essere indirizzato a tutta una lista, ma solo ad un gruppo, ad esempio, ai clienti fedeli. E magari neppure a tutti loro, forse solo alle donne? Più una lista è segmentata più il tasso di apertura delle tue mail sarà alto.

Sai che mediamente il 5% dei messaggi non raggiunge il destinatario a causa dei delivery errors, il che, nella migliore delle ipotesi fa già scendere la tua open rate al 95%.

Si, lo so che ti “accontenteresti di un open rate simile, lo credo bene… Ma il punto è che puoi ridurre questo scarto del 5% fino a zero, tenendo sempre aggiornate le tue liste controllando che non ci siano errori di battitura negli indirizzi o nel provider di posta.

6. Sintesi, precisione e open rate

Ti do subito un altro dato. Sai che il 53 % di aperture di posta elettronica avviene dal proprio smartphone? Ciò significa che hai meno tempo e soprattutto meno spazio a disposizione per colpire il tuo lettore. Quindi il mio consiglio è quello di racchiudere l’oggetto in 50 battute.

Non sprecare lo spazio; ogni parola deve avere un ruolo preciso ed essenziale nel tuo oggetto. Per ogni parola che usi, chiediti: “qual è il suo ruolo nel mio messaggio?”. “Non sarà troppo generale?”. E ancora: “Posso sostituire questa parola con una più chiara?”, “… E con una una più potente?”.

7. The power of words

Eh già. Continuiamo a parlare di potenza delle parole. Ti dico subito una cosa: non esiste un elenco universale dei termini che funzionano per ogni azienda. Tu focalizza la tua attenzione sul vocabolario e osserva come i clienti reagiscono i tuoi clienti, questo ti aiuterà a costruire la tua piccola lista di parole potenti.

E’ innegabile che parole tipo “esclusivo”, “gratis” , “sconto” abbiano sempre un loro peso, ma non ti fossilizzare nell’uso di queste, in fondo sono anche le più inflazionate.

8. Fai domande e fai crescere il tasso di apertura

Email marketing non significa fare un monologo nella speranza di vendere qualche prodotto in più, ma significa cercare di coinvolgere i propri utenti fino a trasformarli in clienti.

Sono principi di cui abbiamo parlato altre volte quando abbiamo trattato di lead generation e lead nurturing, ma te lo ripeto perché è troppo importante. Fai domande ai tuoi utenti, chiedi una loro opinione, insomma coinvolgili. Le domande suonano come e un invito a una conversazione, il che aumenta il loro potere d’impatto.

9. Se vogliono cancellarsi…

Nascondere il link per la disiscrizione o addirittura non metterlo non aumenterà la tua open rate né il numero degli iscritti alla tua lista, anzi. E’ una questione di serietà. Se vuoi che la tua azienda, il tuo brand venga percepito come serio e corretto, oltre che ai prodotti e ai servizi che offri devi fare (molta) attenzione alle tue comunicazioni.

Metti un link per cancellarsi e non nasconderlo chissà dove ma inseriscilo in fondo alla mail, proprio dove ogni utente si aspetta di trovarlo (e non costringerlo ad usare la lente d’ingrandimento).

Se io non trovo un link per cancellarmi, penso subito ad una mail di spam. E tu? Inoltre, molto importante, il link di cancellazione è obbligatorio in rispetto alla regolamentazione per il trattamento dei dati personali (GDPR).

10. Usa mail di benvenuto

mail di benvenuto

Lo sapevi che il 74% dei nuovi iscritti ad una lista si aspetta una welcome mail? Potresti cogliere l’occasione per dare il benvenuto all’utente in maniera simpatica e originale e iniziare ad illustrate i valori del tuo brand. E’ una buona idea, non trovi?

Articolo complementare: sequenze di email

Conclusione

Questi “dieci comandamenti” potrebbero essere molti di più, forse perfino venti o trenta, perché di cose da dire sull’email marketing ce ne sono parecchie.

Voglio solo aggiungere un ultima cosa: ti assicuro che l’email marketing è e resta la strategia di email marketing più potente che ci sia.

È la tecnica più datata, ma resta straordinariamente efficace perché le parole hanno un potere incredibile e se trovi quelle giuste e hai l’indirizzo mail di chi vuole ascoltarle, sei nel Paradiso del marketing.

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7,3 min readPublished On: Luglio 21st, 2023Last Updated: Luglio 21st, 2023Categories: Email Marketing, Generare Lead, Marketing wikiTags: ,

About the Author: Gentian

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Gentian Hajdaraj, titolare di Web Marketing Aziendale, è un Lead Generation Strategist che lavora nel mondo del marketing online da oltre dieci anni. E' autore del libro: “Le Nuove Regole del Web Marketing” & "eCommerce Reload".

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